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27/12/15

Escursione su Monte Cammarata




Il 3 Gennaio 2016 l’Associazione Turistica ViviVivona inaugura il nuovo anno a 1578 mt , su Monte Cammarata. Un’affascinante percorso escursionistico sul secondo monte più alto del Parco dei Monti Sicani, tra alberi di Roverelle e Acero, pino d'Aleppo, Cedro e Leccio; mentre nel sottobosco sono presenti oltre 50 specie di funghi.

Ricca è anche la fauna. Particolare è la nidificazione del Gheppio, del Corvo Imperiale e della Coturnice, che scelgono le pareti rocciose del Monte Cammarata. La riserva è anche abitata da volpi, cinghiali, conigli e altri mammiferi.

Il percorso ad anello lungo circa 11 km partirà dal “Primo Rifugio” dopo una ricca colazione. A fine percorso pranzo e spazio alla visita del Presepe Vivente di Cammarata giunto alla 12 edizione. Note sul abbigliamento pantaloni lunghi e abbigliamento a strati ma pesante, guanti e cappellino bastoncino da trekking zaino con acqua.



Per Info 327.1672821 oppure Facebook Associazione Turistica ViviVivona dove sarà possibile vedere gli info dettagliate.


23/10/15

Bivona VS USA

Sempre più turisti scelgono il territorio Sicano, dove la Sicilia è rimasta autentica...semplice e genuina.

Nella giornata di ieri alcuni turisti statunitensi hanno fatto visita a Bivona, guidati dall'Associazione Turistica ViviVivona, seguendo un suggestivo percorso gastronomico tra le antiche viuzze fondate dagli arabi, visitando la ricca statua di Santa Rosalia del 1600 conservata nella chiesa ad essa dedicata, ma anche visita al mulino dell'acqua all'interno del Palazzo Marchese Greco del 1700. 








Ma l'attrazione principale è stato il pranzo condiviso all'interno di una famiglia bivonese, dove i viaggiatori hanno avuto la possibilità con le loro mani di fare la pizza e il pane da condire con l'olio nuovo il pecorino e la ricotta locale, vivendo quella relazione tra abitanti del posto e turisti vivendo un'esperienza emozionale che solo nei Sicani sono vere e autentiche e non preparate per turisti...


04/08/15

WEEK-END Città delle Pesche

TRA GUSTO – NATURA – TRADIZIONI

Parapendio - Trekking nei pescheti - Sagra della Pesca

21/08 Venerdì Volo sui Sicani – Parapendio in Tandem (prenotazione entro il 19 Agosto)
Raduno alla Villa Comunale di Bivona alle ore 9:30 in Piazza Marconi, da li ci sposteremo alla base da dove inizieranno i voli in parapendio in tandem, grazie all’esperienza trentennale di Gianfranco Bonni del gruppo Sicilia Parapendio di Alcamo. Va prenotata la partecipazione entro il 19 Agosto, i voli sono a numero chiuso. Costo del volo €100,00
Nel pomeriggio ci sposteremo al Santuario della Madonna dell’Olio per condividere assieme l’emozione provata in parapendio. La spesa sarà condivisa cioè ogni partecipante porterà qualcosa. Montaggio delle tende e pernottamento in camping.
“E’ necessario spirito di adattamento”. 

22/08 Sabato – Apertura della XXIX^ Sagra della Pesca Bivona e Trekking tra i Pescheti.
Ore 09:00 Partenza dal Santuario della Madonna dell’Olio, in prossimità del Lago Castello di Bivona. Da qui avrà inizio il percorso che ci porterà all'interno di una azienda agricola, dove scorre un bellissimo fiume naturale “Il Santissimo” chiamato così perché si narra che la sua acqua avesse degli effetti diuretici. Esso sorge alle pendici di Pizzo Mondello. Il nostro sarà un percorso molto particolare dove si avrà modo di condividere insieme agli agricoltori il momento della raccolta delle pesche e in cui si avrà la possibilità di gustare le pesche a stretto contatto con la natura.
IL pranzo avrà luogo nell’ azienda ospitante e sarà interamente a base di prodotti genuini e preparati sul posto dalla famiglia rifacendosi così all’antico pranzo del contadino.
Nel pomeriggio visita alla Sagra della Pesca con teatri del gusto, degustazioni e spettacoli.
Ritorno al campo base per il pernottamento. 



23/08 Sagra della Pesca
Apertura degli Stand e degustazione di Pesche e prodotti Sicani, sfilata del gruppo folk, degustazione di gelato e crostate a base di pesche.
Spettacolo musicale Serale.

INFO 327 1672821
COSTO € 15,00 TOTALE

17/07/15

Trekking Urbano delle Antiche Fontane di Bivona

Bivona si trova nel cuore del Parco dei Sicani ed è un centro feudale risalente al XV e XVI secolo. Fu inoltre il primo ad essere elevato a ducato.

La piccola cittadina di origine araba è famosa per la coltivazione della Pesca Bianca a marchio IGP e per l’abbondanza di acqua, “..È questa terra detta Bivona, quasi Bi-bona, cioè bis-bona, per la perfezione dell'aria, essendo posta sopra altissime rupi e per l'abbondanza delle salutifere acque e fruttiferi arbori, de quali sommamente abbonda, luogo veramente più che buono e amenissimo” - Lettera del 1557. 




L’Associazione Turisistica ViviVivona, vi invita a percorrere le piccole “viuzze” del paese dove, facendo cinque tappe, vi mostreremo le più antiche fontane urbane presenti: dalla Fontana dei Cannulicchi del 1894, chiamata così per la particolarità dei due pugni da cui esce l’acqua, o detta anche “mezzi aranci” per le due vasche che raccolgono l’acqua e che richiamano un’arancia tagliata a metà . La fontana è in ghisa e ha due sbarre in ferro di fronte che anticamente servivano a legare i muli. Il nostro percorso continua fino all’antico abbeveratoio “di li Ferri” del XVIII sec, chiamato così per la vicinanza di botteghe di ferraioli. Annesso all’abbeveratoio si trova un lavatoio utilizzato fino alla metà del secolo scorso. Il percorso continua nella parte antica del paese che richiama i quartieri arabi a testimonianza delle origini del paese stesso, fino ad arrivare all’ abbeveratoio “di lu Savucu” ( XVII sec), probabilmente chiamato così per la presenza di qualche arbusto di sambuco che costeggiava l’abbeveratoio. Sito in via conceria questo abbeveratoio veniva utilizzato per la pulizia della pelle animale che veniva poi salata ed essiccata per la lavorazione. Procedendo per la parte alta del paese Sicano arriviamo alla Fontana Pazza sita nell’omonima via. È chiamata così perché la sorgente esistente ha un andamento irregolare e rivela ai bivonesi, con un certo anticipo, le annate magre di acqua. Questa fontana è stata ricostruita ex novo durante i lavori di pavimentazione della strada del 1900. Ultima tappa in Via Amato dove troviamo una piccola fontanella del 1929 che presenta le stesse caratteristiche di molte altre fontane di Bivona, essa però si differenzia dalle altre per la presenza del fascio littorio, simbolo del Fascismo.





11/07/15

3° Torneo di Street Tennis a Bivona

Dopo il successo delle passate edizioni, l'Associazione Turistica Vivivivona lancia la terza edizione dello street tennis a Bivona. Torneo di tennis singolo che si svolgerà nel campetto Don Bosco adiacente all'IISS L.Pirandello di Bivona. Il torneo seguirà il regolamento della fase a gironi che si svolgeranno in un unico set di 9 game invece la fase eliminatoria seguirà il regolamento della FIT con incontri che si disputeranno dalle 18:00 alle 20:00 con palle Head Instinct.
Le stagioni precedenti hanno visto come vincitori Francesco Alfano nell'edizione del 2013 e  Liborio Curaba nel 2014. 

Iscrizioni entro il 21/07/2015 e perverranno telefonicamente al numero 327.1672821 oppure via E-mail a vivivivona.turismo@gmail.com, specificando i dati anagrafici.
 La quota di partecipazione è di  € 5,00. 


Edizione 2013 Alfano al centro  a destra Perconti e a sinistra Marinaro  

Edizione 2014 a destra Curaba primo posto, a sinistra Perconti secondo posto
Marinaro N. in maglia bianca terzo classificato 

01/07/15

Trekking su Monte Carcaci


Descrizione:
L’Associazione Turistica ViviVivona vi propone per domenica 5 Luglio un’escursione all’interno della R.N.O Monte Carcaci, nell’entroterra palermitano tra Prizzi e Castronovo di Sicilia nell’area del Parco dei Sicani.
“ Carcaci”, dall’arabo murcarcash, che vuol dire ondulata, crespata, è riferita all’andatura arricciata della sua cresta con i suoi terreni argillosi e ondulati. Il suo rigoglioso bosco di leccio e roverella, la biodiversità della macchia mediterranea e la sua area umida dove sorge un laghetto fondamentale per la fauna del luogo, come i piccoli mammiferi, rettili e rapaci creano un insieme di grande fascino e suggestione. Durante il percorso si potranno ammirare alcune delle vecchie strutture tipiche agro-pastorali di inizio secolo, come i pagliai, i marcati, le carbonaie e la piccola area attrezzata dove sosteremo per il pranzo a sacco.

Dove e Quando:
Appuntamento alle 9:30 alla casa Cantoniera di Prizzi sulla ss118 a km 62-149
Si raggiunge proseguendo per la ss 118 verso Prizzi dopo aver subito superato la rotonda.

Info percorso:
Percorso misto sentiero/strada forestale di circa 6,00 km, dislivello 197 mt, punto più basso 983 punto più alto 1180 mt. Difficolta E Classificazione CAI (Medio/Facile) Tempo 3 ore circa escluso soste.

Note:
Abbigliamento adeguato come pantaloni lunghi e abbigliamento leggero, cappellino e scarpe chiuse, bastoncino da trekking e zaino.
Quota di partecipazione: 5,00€
Vi preghiamo di confermare l’adesione di partecipazione entro le ore 20:00 di Sabato 04 Luglio.

Come Arrivare:
Da Palermo direzione Agrigento, uscire a Lercara Friddi direzione Prizzi
Da Messina-Catania seguendo le indicazioni per Caltanissetta proseguire per Cammarata-Santo Stefano Quisquina direzione Prizzi
Da Siracusa direzione Valledolmo e proseguire per Lercara Friddi
Da Trapani direzione Corleone e proseguire per Prizzi

Info e Contatti:
Carmelo +39. 327.1672821 E-mail vivivivona.turismo@gmail.com

Carbonaia

Pagliaio

Laghetto Aree Umide - Marcato delle Lavanche

06/06/15

Trekking a Pizzo Kadera (Hadera)


L’Associazione Turistica ViviVivona vi propone per il 14 Giugno un affascinante percorso che ci condurrà fino a pizzo Kadera, immersi in un rigoglioso bosco di conifere e querceti. Da lì, a 1.180 mt, osserveremo il suggestivo paesaggio tra Bivona, Santo Stefano Quisquina e alle nostre spalle Prizzi, nel cuore dei Monti Sicani. Sarà possibile notare la biodiversità della macchia mediterranea, nel contrasto tra i campi coltivati dell’uomo e la natura inviolata. 
A conclusione del trekking ci sposteremo nella vicina Santo Stefano Quisquina, dove si svolge la 17^ Sagra del Formaggio e dei prodotti tipici quisquinesi.
Qui si avrà la possibilità di partecipare alla degustazione guidata di formaggi e prodotti tipici del territorio a cura di Slow Food Cammarata Colli Sicani.

Dove e Quando:
Appuntamento alle 9:30 alla stazione di servizio Esso di Bivona, da li ci sposteremo in auto fino all’area attrezzata di Canfuto.

Info percorso:
Percorso di circa 10 Km, dislivello 406 mt, quota più alta 1.180 mt, quota piu bassa 774 mt. Difficolta E Classificazione CAI (Media).

Note:
Abbigliamento adeguato come pantaloni lunghi e abbigliamento leggero, cappellino e scarpe chiuse, bastoncino da trekking e zaino.
Quota di partecipazione: 5,00€
Vi preghiamo di confermare l’adesione di partecipazione entro le ore 20:00 di Sabato 13 Giugno

Come Arrivare:
Da Palermo direzione Agrigento, uscire a Lercara Friddi direzione Santo Stefano Quisquina
Da Messina-Catania seguendo le indicazioni per Caltanissetta proseguire per Cammarata-Santo Stefano Quisquina
Da Siracusa direzione Gela-Agrigento-Raffadali-Cianciana
Da Trapani direzione Sciacca-Ribera

Info e Contatti:
Carmelo +39. 327.1672821 E-mail vivivivona.turismo@gmail.com




28/05/15

Trekking al Bosco di Rifesi 2 Giugno

Ponte del 2 Giugno

Trekking al Bosco di Rifesi (Burgio)


L'Associazione Kratas Tour e L'Associazione Turistica ViviVivona in collaborazione ai Cavalieri Valle del Sosio vi propongono, per il ponte del 2 Giugno, un trekking in un'area boschiva e montuosa a nord ovest di Burgio a 1000 mt dove sorge il bosco di Rifesi.

Appuntamento alle 9:30 alla rotonda sud (Bar Il Mulino) dove ci si sposterà in località Menta dove avrà inizio il percorso, all’interno della suggestiva riserva naturale orientata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, tra maestose e monumentali querce, ultime testimonianze di un bosco secolare. Proseguendo in un'ampia radura si avrà modo di incontrare i resti dell’antico e suggestivo Monastero di Rifesi che prende il nome dai monaci provenienti da una località della Terra Santa (abbazia siriana di S. Trinitas di Repet o Repelt), ai quali nel 1188, il vescovo di Agrigento concesse l’autorizzazione di insediarsi in queste terre con tutti i diritti ad essi aspettati.

A conclusione pranzo nell'area attrezzata con antipasti di produzione Sicana e grigliata.

Info e Contatti:



Paolo 328.0303011 - Carmelo 327.1672821



15/04/15

Monte Torcitore e Pizzo Mondello



L'Associazione Turistica Vivivivona vi propone per Domenica 19 Aprile una passeggiata in un gradevole sentiero che ci immergerà in un bosco maturo, a confine tra Palazzo Adriano e Bivona, di cedri dell'Atlantide e pini d' Alleppo.

Raduno alle 9:30 al Liceo Ginnasio Statale Luigi Pirandello di Bivona, da li ci sposteremo fino alla contrada San Matteo dove lasceremo le macchine e inizierà il nostro percorso che continuerà fino a Pizzo Mondello famoso Monte dei Monti Sicani che costruisce un geosito rappresentante intervalli geologici del periodo Triassico. Riconosciuto dalla commissione internazionale di stratigrafia come zona unica al mondo indicandola con l'acronimo GSSP (Global Stratigraphic Section and Point). Dai suoi 1.245 metri godremo di una vista panoramica su tutta la vallata dei Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio.
A fine escursione ci sposteremo in paese per un pranzo con prodotti locali e nel pomeriggio visiteremo Bivona, città delle pesche, un piccolo paese fondato nel 1160 dagli arabi , che lasciarono tracce nella fonetica e nella toponomastica locale (Hanèe, Giddia, Karnicola). Visiteremo la vecchia Chiesa Madre di cui rimane solamente il portale del 1374 costruito da Giovanni Chiaramonte, la chiesa di Santa Rosalia che conserva al suo interno una botola con un ceppo di quercia dove apparve la Santa e il fercolo del 1600 in oro zecchino, la Chiesa Madre, il Piano San Giovanni e la torre dell’orologio.

Info del trekking:
Difficoltà: Escursionistica; durata: 3 ore circa (escluse eventuali soste ); lunghezza complessiva: 10 km circa; dislivello max: 490 mt.

Note di viaggio:
Munirsi di uno zaino e di abbigliamento adeguato( a strati) si consigliano scarpe possibilmente da trekking e pantaloni lunghi e cappellino.

Costi:

Quota di partecipazione: € 5,00.
Quota Pranzo: € 15,00

Per adesione:
Per partecipare contattare entro le ore 20 di sabato 18 aprile Carmelo Cancelliere al numero 3271672821, oppure e-mail (vivivivona.turismo@gmail.com)Facebook https://www.facebook.com/events/1601268393447683/

Come arrivare:
Da Palermo direzione Agrigento, uscire a Lercara Friddi direzione Santo Stefano Quisquina
Da Messina-Catania seguendo le indicazioni per Caltanissetta proseguire per Cammarata-Santo Stefano Quisquina
Da Siracusa direzione Gela-Agrigento-Raffadali-Cianciana
Da Trapani direzione Sciacca-Ribera - Cianciana


11/03/15

La Tradizione del San Giuseppe

Tra Storia, Culto e Gastronomia


In occasione della festa del Santo molte famiglie, per grazia ricevuta, imbandiscono le tavolate, veri e propri altari arricchiti di pane lavorato nelle diverse forme (martello, sega, chiodi, palme ecc) ma anche di dolci  lavorati in modo artigianale come il caratteristico agnello  di pasta reale che simboleggia la pace.Immancabili sono le primizie, come le verdure preparate in svariati modi, come da tradizione gastronomica "sicana", e tantissimi simboli che trasmettono quel senso religioso quasi misterioso, come l'anguilla viva a simboleggiare il serpente, il male per l'appunto, il polipo che con i suoi tentacoli rappresenta Lucifero, il merluzzo che rappresenta Cristo, la miscela di acqua e vino che,con un procedimento particolare,consente al vino di galleggiare sopra l’acqua, Le tavolate sono arricchite da lenzuola finemente ricamate e  abbellite da rami di alloro e agrumi.


Parte importante in questa tradizione è la gastronomia: le ricette di molti dolci presenti nella tavola sono tramandate da tempi  remoti, e vengono custodite gelosamente, come li mastazzola, cciarduna, cannola di ricotta, pignulata con il miele o lo zucchero in glassa, turtigliuna e bianco manciari, sfinci e cudduruna, per citarne alcuni.Oltre ai dolci, nella tavola,  ricca per la varietà delle pietanze ma nello stesso tempo povera per la  loro semplicità, troviamo anche  gustosissimi piatti  come la pasta alla milanisa, pasta fatta con finocchi selvatici, sarde, uva passa e mollica di pane zuccherata. ma anche sarde alla beccaficu, e froscia di asparagi, e di verdure spontanee. La tradizione vuole che tutte le pietanze siano in assenza di carne. 

Le tavolate vengono visitate il 18 sera, la vigilia di San Giuseppe, invece il 19 a pranzo la famiglia che realizza la tavolata offre il pranzo alle famiglie povere (li Santi) che possono essere tre a simboleggiare la Sacra Famiglia oppure 12 a simboleggiare gli apostoli ma anche ventiquattro.


Il 19 per le vie del paese viene portata in processione da dieci portatori la statua lignea del Santo del XIX sec, una statua policroma, riccamente cesellata, con bastone e aureola in argento.

15/02/15

Trekking Circumlagunare Lago Castello


Un percorso attorno al Lago Castello






Il 01 Marzo l’Associazione Turistica ViviVivona propone:

Trekking Circumlagunare Lago Castello di Bivona

Percorso che attraversa il fiume Magazzolo dal arabo Magzil che significa acque vorticose, questo fiume anticamente era navigabile, li vedremmo l'antico mulino abbandonato dello Scibè, mulino ad acqua costruito nel 1800, dove la natura se ne è impossessata, le vecchie case abbandonate di Ruina e il piccolo Castello del periodo VIII-IX d.C, a difesa delle incursioni saracene, adesso rimangono solamente i ruderi a seguito della distruzione avvenuta nel XIII sec, il castello da il nome al lago artificiale costruito nel 1985 ed è l’invaso più grande della Sicilia Occidentale. Avremmo occasione di osservare vari tipi di uccelli migratori come il beccaccino il voltapietre il germano reale, gabbiani, l'airone bianco e cenerino ecc.
Spazio al gusto con degustazione di pane condito con l'olio di Bivona dove avviene ancora la molitura a freddo.

Info e Contatti:

Percorso di circa 11,00 km, dislivello 55, quota più alta 345 s.l.d.m quota più bassa 290 s.l.d.m. Difficoltà Escursionistica Media (E classificazione CAI)

Abbigliamento adeguato come pantaloni lunghi e abbigliamento caldo (consigliabile a strati) scarpe chiuse da trekking impermeabili per il tratto del fiume fangoso, bastoncino da trekking e zaino.

Quota di partecipazione: 5,00€

Se vi volete fermare a pranzo l’Associazione Turistica, vi propone un gustoso e interessante pranzo seguendo il principio del Km0, pranzo che comprende: Antipasti,Primo, Insalata, Dolce, Vino ed Acqua

Quota 8,00€



CONFERMA ENTRO SABATO 28 FEBBRAIO

Info e Contatti:

Facebook - Associazione Turistica ViviVivona

Carmelo Cancelliere 3271672821

vivivivona.turismo@gmail.com

25/01/15

I Sicani

I Sicani, una volta, vivevano in borgate sui colli delle piccole città per salvarsi dalle incursioni dei ladroni. Essi erano a comando di un principe per ogni borgo e vivevano lavorando la terra. Si narra che l'Etna spargeva in quel periodo le sue fiamme e l'eruzione durò molti anni, devastando terre, gli abitanti presi dal timore, abbandonarono le parti della Sicilia verso oriente trasferendosi ad occidente. Così lo storico greco Diodoro Siculo, nel I sec a,C., descrive le vicende dei Sicani da quale prendono il nome i nostri monti.
I Sicani arrivarono in Trinacria tra il II e il I millennio a.C., si tratterebbe di un popolo indoeuropeo, anche se incerta, alcuni pensano che sia un popolo arrivato dall'Africa. Un popolo che metterà radici in Sicilia e dimenticherà la sua provenienza e si considerà autoctono, trasformando il nome Trinacria in Sicania secondo Diodoro Siculo e infine in Sicilia con l'arrivo dei Siculi.
I Sicani in un primo momento, si stanziarono nella parte orientale, organizzati in piccoli gruppi, ognuno con le proprie terre da coltivare, divisi in gerarchie (poveri - ricchi) basta guardare alcune tombe,
Passando molti anni e la Sicilia subì molte invasioni, quella più importante per i Sicani fu l'arrivo dei Siculi, un popolo non pacifico, che spinse i Sicani verso l'entroterra della Trinacria, per i Sicani fu un vero e proprio trauma, abituati alle pianure vicino al mare, si ritirano in in montagna. Iniziarono a nascere alcune città come a Sambuca di Sicilia, Camico nei pressi di Sant'Angelo Muxaro, Triokala (Caltabellotta) per citarne alcune. I Sicani iniziarono a dedicarsi alla pastorizia. La Sicilia fu divisa così in due, fra Siculi e Sicani.

Fonte: Sicani, Siculi,Elimi di Rosa Maria Albanese Procelli
Fonte: Sicani, Siculi, Elimi di Leonardo D'Asaro

Necropoli di Caltabellotta

Pizzo Mondello - Bivona

Monte delle Rose - Bivona

Necropoli di Sant'Angelo Muxaro

12/01/15

Ricordiamo Frà Bernardo da Corleone

Un Cappuccino santificato che visse a Bivona

Nacque a Corleone nel 1605 e morì a Palermo il 12 Gennaio 1667, il suo vero nome era Filippo Latino, la sua giovinezza fu abbastanza turbolenta, cresciuto in un ambiente di soldati e mercenari agli ordini della Spagna. 
Durante una rissa uccise un certo Vito Canino per difendere dei poveri lavoratori di campi che venivano derubati dagli spagnoli, con questo fatale duello fra Bernardo si rifugiò in un convento.       
Nel 1623 chiese di essere ammesso tra i cappuccini di Caltanissetta dove scoprì la penitenza e l'obbedienza. 
Visse a Bivona per un periodo della sua vita nel convento dei cappuccini dove ancora oggi è conservata la sua celletta.
Secondo una leggenda, durante il soggiorno a Bivona molti frati furono colpiti da un'epidemia di influenza. Quando anche Bernardo, che in quel momento rivestiva l'ufficio di infermiere, si ammalò riducendosi in fin di vita, staccò dal tabernacolo della chiesa la statuetta di san Francesco e la infilò nella manica del saio, rivolgendosi al santo con le seguenti parole:
« Serafico padre, tu lo sai che i tuoi frati di Bivona sono ammalati... chi si prenderà cura di essi? Ti avverto che non uscirai di qui se non quando mi avrai guarito »
Il giorno successivo, Bernardò tornò in salute e poté riprendere l'assistenza ai confratelli.
Sempre a Bivona, a Bernardo un crocifisso avrebbe parlato dicendogli: "Non cercare tanti libri, ti bastano le mie piaghe per leggere e meditare". Dopo quest'episodio il frate rinunciò al desiderio di imparare a leggere.
Iniziato il processo di canonizzazione nel 1673, venne dichiarato beato solo il secolo successivo, nel 1768 da Clemente XIII e infine proclamato santo nel 2001.
Statua conservata all'interno della Chiesa dei Cappuccini di Bivona

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